"You should ask for what you want.
It is an abundant universe!"
(da Mandala of the Week)
Chiedi quello che vuoi,
l'universo abbonda!
mercoledì 29 marzo 2006
la punteggiatura
vi sembrera' strano, ma la punteggiatura per me non serve a niente..e' per questo che non la metto...non vi preoccupate ho studiato i verbi e la grammatica, ma delle volte mi diverto a scrivere come voglio.vado di corsa ..me ne infischio se tutto non e' scritto correttamente.. (e poi anche james joyce non usava la punteggiatura ;-)
Scritto da flaviavento
vi sembrera' strano, ma la punteggiatura per me non serve a niente..e' per questo che non la metto...non vi preoccupate ho studiato i verbi e la grammatica, ma delle volte mi diverto a scrivere come voglio.vado di corsa ..me ne infischio se tutto non e' scritto correttamente.. (e poi anche james joyce non usava la punteggiatura ;-)
Scritto da flaviavento
lunedì 27 marzo 2006
Essenziali, fra gli "attrezzi da lavoro" del "cruciverbista", un buon dizionario della lingua italiana e una enciclopedia universale, anche in un unico volume, facilmente reperibile in commercio.
Cruciverba: istruzioni per l'uso
di Silvano Rocchi & Claudio Ravioli
Cruciverba: istruzioni per l'uso
di Silvano Rocchi & Claudio Ravioli
domenica 26 marzo 2006
venerdì 24 marzo 2006
Gli occhi scorrono furtivamente sull'evidenza dell'insegna: "Laboratorio di sperimentazione del comportamento animale. Nueva Argentinidad". L'uomo cammina secondo il rituale della circospezione. Topi e alambicchi, ma sul muro il capriccio di cartelloni smisurati. Una mucca e davanti a questa una bellissima ragazza che la indica orgogliosa:
"L'ARGENTINA TORNERÀ A ESSERE LA MADRE MUCCA
FONDAZIONE NUEVA ARGENTINIDAD".
Gli occhi si fermano sul cartellone. Appartengono a un viso alterato, collerico, contenuto. Mormora tra i denti:
"Nueva Argentinidad".
Improvvisamente l'uomo non riesce a trattenere la collera, aggredisce tutto quello che trova. Butta giù gli alambicchi, le provette, apre le gabbie dei topi, il loro carcere è esteso a tutta la stanza. Poi contempla con soddisfazione i risultati della sua furia scatenata. Un topo sembra cercare la sua presenza e lui lo raccoglie con cura, quasi con affetto:
"Fratello topo".
Quintetto di Buenos Aires, Manuel Vázquez Montalbán,
(traduzione di Hado Lyria)
"L'ARGENTINA TORNERÀ A ESSERE LA MADRE MUCCA
FONDAZIONE NUEVA ARGENTINIDAD".
Gli occhi si fermano sul cartellone. Appartengono a un viso alterato, collerico, contenuto. Mormora tra i denti:
"Nueva Argentinidad".
Improvvisamente l'uomo non riesce a trattenere la collera, aggredisce tutto quello che trova. Butta giù gli alambicchi, le provette, apre le gabbie dei topi, il loro carcere è esteso a tutta la stanza. Poi contempla con soddisfazione i risultati della sua furia scatenata. Un topo sembra cercare la sua presenza e lui lo raccoglie con cura, quasi con affetto:
"Fratello topo".
Quintetto di Buenos Aires, Manuel Vázquez Montalbán,
(traduzione di Hado Lyria)
mercoledì 22 marzo 2006
lunedì 20 marzo 2006
BACI ANCORA NON DATI
Baci su carta, baci per telefono
e baci nei messaggi sul display
del cellulare, baci nella mail.
Ci siamo scritti molto. Abbiamo visto
un poco delle vite che viviamo
nei racconti l'un l'altro; conosciamo
il nostro aspetto così come appare
nelle fotografie; con qualche oggetto
piccolo, messo nelle nostre lettere,
abbiamo aggiunto sostanza, un profumo,
qualcosa da toccare.
È buono tutto questo ma non dà
nessuna garanzia. Se ci sarai
davvero alla stazione di Fidenza
ad aspettarmi, dovremo osservare
i modi necessari: un breve istante
d'imbarazzo, le mani che si sfiorano,
un cauto bacio sulla guancia. Poi
cominceremo a capire davvero
se il nostro abbraccio è buono o non lo è.
Lì non c'è inganno e non c'è appello. Se
ci piacerà sentire i nostri corpi
vicini, respirando nel respiro,
spontaneamente faremo le cose
che si fanno da sempre ma ogni volta
sono diverse, diverse abbastanza
perché ogni vita sia una meraviglia.
E se no no. Se no, ci parleremo
così da nuovi conoscenti, forse
diverremo più amici. Se neppure
questo funzionerà, ci lasceremo
con un sorriso che vorrà nascondere
la delusione, poi diraderemo
– lo so – i messaggi, le lettere, forse
ci perderemo del tutto. Succede.
Niente paura. Vieni ad aspettarmi,
Marianna, alla stazione di Fidenza.
Chi gioca vince o perde, chi non gioca
ha perso già in partenza.
Baci su carta, sì, ma scritti bene,
pensati bene: sono un buon pronostico.
Rien ne va plus: io vedo: giù le carte.
Carlo Molinaro
Baci su carta, baci per telefono
e baci nei messaggi sul display
del cellulare, baci nella mail.
Ci siamo scritti molto. Abbiamo visto
un poco delle vite che viviamo
nei racconti l'un l'altro; conosciamo
il nostro aspetto così come appare
nelle fotografie; con qualche oggetto
piccolo, messo nelle nostre lettere,
abbiamo aggiunto sostanza, un profumo,
qualcosa da toccare.
È buono tutto questo ma non dà
nessuna garanzia. Se ci sarai
davvero alla stazione di Fidenza
ad aspettarmi, dovremo osservare
i modi necessari: un breve istante
d'imbarazzo, le mani che si sfiorano,
un cauto bacio sulla guancia. Poi
cominceremo a capire davvero
se il nostro abbraccio è buono o non lo è.
Lì non c'è inganno e non c'è appello. Se
ci piacerà sentire i nostri corpi
vicini, respirando nel respiro,
spontaneamente faremo le cose
che si fanno da sempre ma ogni volta
sono diverse, diverse abbastanza
perché ogni vita sia una meraviglia.
E se no no. Se no, ci parleremo
così da nuovi conoscenti, forse
diverremo più amici. Se neppure
questo funzionerà, ci lasceremo
con un sorriso che vorrà nascondere
la delusione, poi diraderemo
– lo so – i messaggi, le lettere, forse
ci perderemo del tutto. Succede.
Niente paura. Vieni ad aspettarmi,
Marianna, alla stazione di Fidenza.
Chi gioca vince o perde, chi non gioca
ha perso già in partenza.
Baci su carta, sì, ma scritti bene,
pensati bene: sono un buon pronostico.
Rien ne va plus: io vedo: giù le carte.
Carlo Molinaro
domenica 19 marzo 2006
domenica, 19 marzo 2006
Mammeta fa gli auguri a pateto e nell'occasione gli rivela che voi non siete figli suoi.
Mammeta fa gli auguri a pateto e nell'occasione gli rivela che voi non siete figli suoi.
Colui che domanda riceve la risposta di cui ha bisogno: se così non fosse, le creature non prenderebbero la via dei loro desideri. Probabilmente lei crede che le nostre scritture ebraiche siano scritte con le sole consonanti unicamente per arbitrio. Ciascuno ha invece il dovere di trovarsi da solo le vocali segrete che gli dischiudono il senso a lui e solo a lui destinato
secreto da A.
secreto da A.
sabato 18 marzo 2006
Il principio fondamentale della Fede Bahá'í è che la verità religiosa non è assoluta, ma relativa.
Wikipedia
Wikipedia
venerdì 17 marzo 2006
il signor Fabio J. Flowerside invia alla rubrica "Il tuo pensiero in 168 caratteri" questo messaggio:
"Berlusconi E' Reattivo, Lucido, Unico! Sono Constatazioni Oggettive. Non Inventa Dati: Esprime Valori! Invece Prodi E' Ridicolo, Democristiano E Raffazzonato. Ernesto"
Si firma E. Acrostico e avanza pure due caratteri. Glielo pubblicano.
Grazie, FJF, da parte di tutti noi.
posted by mirumir
"Berlusconi E' Reattivo, Lucido, Unico! Sono Constatazioni Oggettive. Non Inventa Dati: Esprime Valori! Invece Prodi E' Ridicolo, Democristiano E Raffazzonato. Ernesto"
Si firma E. Acrostico e avanza pure due caratteri. Glielo pubblicano.
Grazie, FJF, da parte di tutti noi.
posted by mirumir
mercoledì 15 marzo 2006
ormai superati i quarant'anni, Kurt è pronto per un altra svolta; abbandona il genere verista-minerario che gli ha dato successo e fama e inizia a percorrere la strada del noir sociale. Inventa così la figura di Paulette Canard, un transessuale critico d'arte a cui la polizia si rivolge per risolvere crimini nel mondo dell'arte. Con Paulette protagonista pubblica quattro romanzi: La saliva di Botticelli, Un pennello di pelo di martora, Tempera & olio e Collages di cadaveri.
(da: biografia di Kurt Randazzo)
(da: biografia di Kurt Randazzo)
martedì 14 marzo 2006
Amore Mio,
non voglio fare una cosa a tre con la tua migliore amica.
Davvero, non m'interessa, lo dicevo solo per te.
Pensavo ci tenessi ad essere presente.
Spad
non voglio fare una cosa a tre con la tua migliore amica.
Davvero, non m'interessa, lo dicevo solo per te.
Pensavo ci tenessi ad essere presente.
Spad
lunedì 13 marzo 2006
Il vero genio è quello che sa vincere l’antinomia tra corpo e spirito.
da "Uomini che mi farei", di Pulsatilla
da "Uomini che mi farei", di Pulsatilla
domenica 12 marzo 2006
Dunque ce l'ho avuto praticamente accanto, saran stati neanche cinquecento metri. Che dire, rispetto a come appare in tv è un po' più basso, grasso, lampadato e tinto. Sembrava anche cattivo, ma non sono uno che giudica dalle apparenze.
Sentenziato da Vic
Sentenziato da Vic
venerdì 10 marzo 2006
giovedì 9 marzo 2006
da La Nonna Volante
La conchiglia
Come un angelo
caduto a bocca in giù
ha aperto le ali, morta
sul deserto della spiaggia.
E dentro la sua anima
che è una camera rosa
si sente ancora il mare
che racconta di un viaggio
infinito.
mercoledì 8 marzo 2006
L'inizio è così dimesso che avviene in segreto, anzi quasi è un pensiero a ritroso, riconosciuto più tardi. [...]
postato da b.georg
postato da b.georg
sabato 4 marzo 2006
i cechi accanto alla parola "nostalgia" presa dal greco, hanno un sostantivo tutto loro: stesk, e un verbo tutto loro; la più commovente frase d'amore ceca: stýska se mi po tobe: "ho nostalgia di te"; "non posso sopportare il dolore della tua assenza".
Postato da: decollage
Postato da: decollage
giovedì 2 marzo 2006
Ho conosciuto un blogger che mi ha dato il nick di una tipa che secondo lui la dava a tutti, ma proprio a tutti. L'ho contattata e, dopo qualche giorno, ci siamo incontrati. Era mia moglie. Pero' non posso dire che da allora ci siamo allontanati dalla tecnologia. Specie lei, che attualmente usa una sedia a rotelle eccezionalmente sofisticata e computerizzata al 100 per cento.
shemale nei commenti di Flounder
shemale nei commenti di Flounder
mercoledì 1 marzo 2006
Che poi al realismo magico bisogna anche starci attenti. Poiché da un po' mi vedo intorno frotte di dame (le quali, si sa, sono più inclini alla magia) che aspettano con ansia e stordimento fantomatici amori dagli occhi stellanti, avvolti in nubi di farfalle gialle o con piume di cigno nascoste sotto i manti.
Poi invece il loro destino era il piastrellista del Castorama, senza farfalle, code d'ippocampo o ali e perdipiù con la fastidiosa abitudine di tenere lo stuzzicadente tra i denti. Ma con mani e cuore larghi, appena ruvidi e caldi. Nonché un concetto della magia che non va oltre il mago Silvan.
Sphera nei commenti di Herzog
Poi invece il loro destino era il piastrellista del Castorama, senza farfalle, code d'ippocampo o ali e perdipiù con la fastidiosa abitudine di tenere lo stuzzicadente tra i denti. Ma con mani e cuore larghi, appena ruvidi e caldi. Nonché un concetto della magia che non va oltre il mago Silvan.
Sphera nei commenti di Herzog
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