Che poi al realismo magico bisogna anche starci attenti. Poiché da un po' mi vedo intorno frotte di dame (le quali, si sa, sono più inclini alla magia) che aspettano con ansia e stordimento fantomatici amori dagli occhi stellanti, avvolti in nubi di farfalle gialle o con piume di cigno nascoste sotto i manti.
Poi invece il loro destino era il piastrellista del Castorama, senza farfalle, code d'ippocampo o ali e perdipiù con la fastidiosa abitudine di tenere lo stuzzicadente tra i denti. Ma con mani e cuore larghi, appena ruvidi e caldi. Nonché un concetto della magia che non va oltre il mago Silvan.
Sphera nei commenti di Herzog
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