lunedì 7 gennaio 2019

Ciao, sono un Leghista semplice.
Per un quarto di secolo ho creduto che ogni mio problema fosse causato dai meridionali.
L’ho creduto perché così mi dicevano i capi del mio partito, che erano tutti onesti.
Non come i terroni.
Poi però i capi del mio partito sono stati beccati con i nostri soldi in tasca, e sono crollati al 4%.
Così proprio in quel momento si sono ricordati che i meridionali votano.
E sempre in quel momento hanno scoperto che i meridionali non sono poi tanto male.
E quindi mi hanno detto che per un quarto di secolo si sono sbagliati, e che ora devo credere nell’esatto contrario.
Che l’Italia non la devo più odiare ma amare.
Che con la bandiera italiana oggi non ci puliamo più il culo, ma anzi la baciamo.
E spero che almeno nel frattempo l’abbiano lavata, anche se dubito visto quanto è stato repentino il passaggio tra quando dicevamo “Padania is not Italy” e oggi che diciamo “Prima gli italiani”.
Un paio di anni forse.
I miei capi mi hanno detto che la causa dei miei mali ora sono altri.
Allora ho pensato subito ai potenti, ai privilegiati, ai padroni.
A quelli che ci sono da sempre e rubano da sempre migliaia di miliardi.
Ho pensato agli evasori, i corrotti, i corruttori, i falsi invalidi, gli incapaci, Cosa Nostra, la Camorra, la ‘Ndrangheta, il traffico di droga, il pizzo, gli appalti truccati, la burocrazia inefficiente, il divario tra Nord e Sud, i terreni avvelenati, la giustizia lenta, i raccomandati, i truffatori, i bancarottieri, e tutti gli altri problemi che mi fottono la vita da decenni.
Invece i capi del mio partito mi hanno detto che mi sbaglio, che non sono loro la causa di ogni mio male.
Il mio problema ora sono i morti di fame che arrivano sulle barche.
Quando arrivano.
I miei capi hanno detto che è colpa loro se pago troppe tasse, se le vecchiette rovistano nella spazzatura e i divorziati dormono in macchina.
Che loro in realtà stanno bene, e rischiano la vita per divertimento.
Soprattutto i neri.
E pensiamo che siccome alcuni neri sono delinquenti e maleducati - e lo sono sul serio - allora sono tutti così.
E vanno cacciati tutti.
Anche quelli che non ci hanno ancora fatto nulla.
Ho pensato che questo sia razzismo.
Che etichettare una persona non per quello che ha fatto, ma per il popolo a cui appartiene sia razzismo.
Ma mi hanno detto di no.
Così come ho pensato che anche noi italiani siamo migranti economici.
Siamo quelli che emigrano di più.
200.000 in 3 anni.
Andiamo negli altri paesi a cercare lavoro, non scappiamo da alcuna guerra.
Ma mi hanno detto che noi siamo "cervelli in fuga".
Loro invece sono parassiti.
Come i meridionali che vengono dal Sud a rubarc... ah no scusate, mi sono distratto.
E' che sono un leghista semplice.
E non riesco a stargli dietro. Ma ci provo.
In fondo mi accontento di poco: un padrone da seguire qualsiasi cosa dica e che indossi felpe e mangi arancini per farmi sentire che lui è come me.
Mi basta della gente da odiare e a cui addossare la colpa di ogni mio problema.
E sto bene così.
Mi accontento.
L'ho detto.
Sono un leghista semplice.

Emilio Mola