lunedì 20 marzo 2006

BACI ANCORA NON DATI

Baci su carta, baci per telefono
e baci nei messaggi sul display
del cellulare, baci nella mail.

Ci siamo scritti molto. Abbiamo visto
un poco delle vite che viviamo
nei racconti l'un l'altro; conosciamo
il nostro aspetto così come appare
nelle fotografie; con qualche oggetto
piccolo, messo nelle nostre lettere,
abbiamo aggiunto sostanza, un profumo,
qualcosa da toccare.

È buono tutto questo ma non dà
nessuna garanzia. Se ci sarai
davvero alla stazione di Fidenza
ad aspettarmi, dovremo osservare
i modi necessari: un breve istante
d'imbarazzo, le mani che si sfiorano,
un cauto bacio sulla guancia. Poi
cominceremo a capire davvero
se il nostro abbraccio è buono o non lo è.

Lì non c'è inganno e non c'è appello. Se
ci piacerà sentire i nostri corpi
vicini, respirando nel respiro,
spontaneamente faremo le cose
che si fanno da sempre ma ogni volta
sono diverse, diverse abbastanza
perché ogni vita sia una meraviglia.

E se no no. Se no, ci parleremo
così da nuovi conoscenti, forse
diverremo più amici. Se neppure
questo funzionerà, ci lasceremo
con un sorriso che vorrà nascondere
la delusione, poi diraderemo
– lo so – i messaggi, le lettere, forse
ci perderemo del tutto. Succede.

Niente paura. Vieni ad aspettarmi,
Marianna, alla stazione di Fidenza.
Chi gioca vince o perde, chi non gioca
ha perso già in partenza.

Baci su carta, sì, ma scritti bene,
pensati bene: sono un buon pronostico.
Rien ne va plus: io vedo: giù le carte.


Carlo Molinaro

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