Piu' che ti sguardo
Piu' che ti sguardo vorrei fiocinarti
con punta di polpo, sbatterti a riva
col nero di seppia, in un solo colpo
aggranchiare i tuoi fianchi, farti
aragosta, non gambero inverso,
succhiarti le chele calarti le braghe
e poi farti male.
D'altronde sapevo, gia' in tuffo d'esordio,
che il mare e' miraggio. poi pallido assorto
rimane il fondale.
Luigi Nacci (da: AA.VV. - Di sale, sole e di altre parole)
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