mercoledì 6 settembre 2006

O noi o loro

Mentre cerco il caricabatteria, annoto mentalmente la necessità di acquistare un'asciugabiancheria. Tre figli producono una mole incredibile di panni sporchi. Di buono c'è che Samuele tende a lacerarli prima ancora di sporcarli, per cui i suoi abiti, in genere, si buttano direttamente nella pattumiera.
- Eva, dove hai messo il caricabatteria?
Lei si ferma. Stava allattando, cucinando, rassettando i letti mentre si esibiva in una veloce depilazione inguinale. Ci pensa due secondi e sentenzia: dentro la cassapanca. Così mi volto, scosto lo stendino, apro la cassapanca e capisco che intendeva l'altra. Perciò la chiudo, mi rivolto, riscosto lo stendino, giro su me stesso, scosto l'altro stendino che ostacola il movimento del terzo stendino, sposto il terzo stendino, apro la seconda cassapanca e mentre lo faccio lei mi dice: ah, no, scusa, è di sopra, di fianco al mio letto.
La guardo: è bellissima quando me lo dice. Chiudo la cassapanca, rimetto in ordine il secondo stendino e così il terzo e mentre lo faccio penso che in proporzione gli stendini usufruiscono di più metri quadrati rispetto a noialtri umani.
Mentre cambio la placchetta sulla buca delle lettere immagino la faccia che farà il postino quando domani leggerà Fam. Stendini invece di Fam. Rilletti e dirà che lui l'ha sempre detto che siamo gente strana, che un bambino che tenta di suicidarsi contro il muro di fine corte in bicicletta e una bimba bionda che ringhia ai passanti non possono essere certo frutto del caso.
Eva dice di non fare lo spiritoso, che presto un giorno finirà (concordo, la grande livella farà il suo lavoro anche sui panni) e che cosa vuoi che siano due stendini (tre, la correggo) per casa.
Così colgo l'occasione al balzo per farle notare che per prendere la bottiglia dell'olio extravergine devo scavalcare uno stendino Foppapedretti Gulliver che a dispetto del nome, o proprio in virtù di esso, si fa gigante nella nostra cucina soggiorno senza però soddisfare le nostre necessità perché nel momento in cui devo prendere il sale devo spostare un secondo stendino, stavolta di metallo verniciato bianco e rosso. Qui da noi, condire l'insalata richiede un consulente Grillo Antonino Traslochi.
Povero Jacopo, quando vorrà muovere i primi passi sarà costretto a percorrere una vera e propria gimkana. Non dovremo nemmeno sorreggerlo, lo faranno le mollette per i panni.
E così mi adeguo, come un bravo consumatore consapevole faccio di tutto per sporcare il meno possibile i vestiti. Perché "meno vestiti sporchi" uguale "meno consumo d'acqua" ma uguale anche a "meno vestiti stesi": mangio a torso nudo per evitare macchie di sugo sulla maglietta. Quando c'è il brodo mi sfilo pure i pantaloni e indosso mutande di carta riciclata (qual è il ciclo di vita di una mutanda addosso?).

Sono tornato dalle vacanze.
I bambini ancora al mare.
Un silenzio che vi garantisco irreale, in casa.
Posso leggere,
scrivere,
Senza
Essere
Interrotto.
Mai.
Quasi non ci credo e infatti faccio di tutto per interrompermi. Ora, ad
esempio, indovina un po'? Esatto, vado a stendere.

Rillo

Nessun commento:

Posta un commento