chi rifiuta uno strumento che aumenta a dismisura le nostre possibilità dirette di accesso ai contenuti e ai nostri pari non sta rifiutando il “computer” o la “tecnologia”, ma sta dicendo no alla collaborazione, alla socialità, all’impegno, alla libera espressione.
Oggi più che mai: chi ti dice che vuole regolare “Internet” si sta autodenunciando come qualcuno che vuole regolare la tua libertà di comunicare, informare, partecipare, agire senza dover chiedere il permesso a un potere centralizzato.
Mafe
Nessun commento:
Posta un commento