Riflettendo sul totalitarismo, Arendt insegna anche che il “male”, che una lunga tradizione ci insegna a pensare nella forma dell’attività, si annida invece, spesso, nella passività: nell’indifferenza, nel compiere atti banali e apparentemente innocui, nell’obbedire alle istruzioni dei propri superiori senza vagliarli prima al setaccio del proprio giudizio morale.
Lorenzo Bernini
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