P.M.: Racconta l'aneddoto di quando Peppe è venuto a sentirci la prima volta.
F.S.: Già... Una della prime presentazioni che facevamo del disco "Musica Nuda" a Roma, venne a sentirci Peppe Servillo, e dopo il concerto disse ad una nostra amica comune: "Caspita, ma Ferruccio suona così??!" In quindici anni non se n'era accorto! È normale. Questa combinazione in duo è l'apoteosi dello strumento, perché contrabbasso e voce sono totalmente svincolati e liberi di fare quello che vogliono, nel bene e nel male. Così come lei fai una ricerca sulla voce, io la faccio sullo strumento, ma in maniera anche particolare ed inedita, sia per "fare i buffoni" sul palco sia per trovare nuove sonorità.
Intervista a Petra Magoni e Ferruccio Spinetti
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