Una volta deceduti, se si ha sufficiente consapevolezza, la "tumbadora" la si percepisce come un'entità enorme, che ha vagamente la forma di un'aquila (ma non più di quanto certe rocce ricordino orsi o tartarughe, per dire) che in cima, tanto tanto in alto, dove c'è, diciamo "il becco" afferra e spiana i ricordi di una vita intera.
gilgamesh, nei commenti di personalità confusa
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