giovedì 8 agosto 2002

fabiomora - casa_coppino.1.1 "Noi non dobbiamo scrivere della perfezione. Dobbiamo scrivere del continuo disperderci che c'è in noi, delle nostre imperfezioni, delle nostre vite che ci attraversano e noi manco ce ne accorgiamo, della nostra memoria debole e fallace. Noi dobbiamo scrivere per ricordarci di quanto siamo schifosi e mediocri, di quanto i nostri gusti siano perlomeno discutibili e la nostra dignità in vendita al miglior offerente. Dobbiamo scrivere di tutte le nostre presunzioni, la prima delle quali è la presunzione di avere una sensibilità, di averne una funzionante intendo. Dobbiamo scriverne, certo, ma senza esagerare."
(Maximilien Roccam de Pasteur, Parolame)

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