Qual è il denominatore comune tra l’autista Atac romano che come destinazione del suo bus scrive “Vaccinazioni ‘sto cazzo” e il presidente di regione lombardo che sulla facciata del palazzo di cui è governatore fa scrivere su più piani “Family Day”?
La risposta non può che essere: l’abuso di potere.
Infatti entrambi approfittano del ruolo che ricoprono - e per cui sono pagati con soldi pubblici - per manifestare personali opinioni, che in altre sedi sarebbero pienamente legittimati a sostenere.
Vedo diffondersi questo tipo di comportamenti, come se la convinzione d’essere nel giusto legittimasse l’abuso di potere.
Occorre pesantemente sanzionarli perché minano alla base le regole di civile convivenza in uno stato di diritto.
Franco Buffoni
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