sabato 31 maggio 2003

Vivere leggermente fuori fuoco, immerso nelle cose, e amandole, senza aver modo di definirle meglio, e senza forse volerlo: come un bacio da vicino.

(antoniosofi, Webgol)

giovedì 29 maggio 2003

Ieri notte un gruppo di ecoterroristi ha rubato la mia macchina. L'hanno portata a lavare, poi sono andati da un carrozziare ed hanno anche cambiato i tergicristalli. Poi l'hanno rimessa nel parcheggio. Ed hanno anche parcheggiato bene.

[da Hotel Messico]

sabato 24 maggio 2003



Helghi, il tratto che dice più di mille parole.


venerdì 23 maggio 2003

Vivo in 'sto mondo sbilenco
ma, oh!, io sogno d'altro.

[il gino perso]

giovedì 22 maggio 2003

23:15:39
Little rabbit, capisco perché sei qui. Conosco quelle scuse inventate da una donna per evitare di far l'amore con la persona con cui stanno.
BENE io lo dico chiaramente. Sono tutte cazzate. Il mal di testa? Lo si supera facendo l'amore. So che a volte non ci si regge in piedi dal mal di testa. Non è il mio caso e soprattutto NON INVENTEREI MAI UNA SCUSA PER NON FAR L'AMORE.
Penso non ci sia cosa che distenda anima, mente e corpo piu' del far l'amore con la persona che ami.
Il sangue torna in circolo e il mal di testa passa. Ne sono convinta
Sarebbe come rinunciare a fragole con panna perché ti prude un dito. Ossia, un dito che prude non influisce sulla possibilità di gustare e godere di una bella coppa di fragole con panna e magari gelato.. yumm come rinunciarci?
Far l'amore. E' stupendo. Piu' e piu' volte.
Un mal di testa non può diventare un dito che prude.

· piumina

[da gat's real-life blog]

mercoledì 21 maggio 2003

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Pompini
di Antonio Koch
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Fa tutto schifo tranne i pompini.
Forse a Bush gli hanno fatto troppi pochi pompini rispetto al ruolo che deve ricoprire, o forse gliene hanno fatti tanti ma fatti male, un pompino fatto male o svogliatamente è peggio che farsi fare nessun pompino.

I meglio pompini sono quelli della mia ragazza perché in tutti questi anni che stiamo insieme io avendo l'ossessione dei pompini le ho fatto vedere tutti i pompini delle pornostar più pese dei film porno e adesso dopo tanti esercizi e prove li fa uguale a Jenna Jameson. Ciò è fantastico, l'unico difetto è che adesso dopo tutti quei film porno che ha visto si lamenta che il mio cazzo non è certo come quello di Peter North e se è per questo neanche la mia lingua. Così ha preteso di insegnarmi a leccare la fica seriamente, penso che come Peter North non potrò mai farcela perché lui ha proprio la lingua più lunga, però sono migliorato anche se leccare la fica bene è molto difficile. Sta di fatto che con tutte ste prove e esercizi non scopiamo più perché veniamo sempre durante i preliminari.

Comunque il bello dei pompini non è solo riceverli ma anche farli, certo devi essere un po' così, diciamo predisposto perché effettivamente è molto difficile fare un pompino come si deve, ci vuole un certo impegno. Io durante il mio periodo bisessuale non per vantarmi ma avevo raggiunto una certa abilità anche se non sono mai arrivato ai livelli di Jenna Jameson ma insomma, me la cavavo ero bravino. Una cosa che ho scoperto è che dopo che impari a fare i pompini apprezzi cento volte di più quelli che ti vengono fatti bene o comunque meglio di come li fai tu, perché hai ben chiaro quanto cazzo è difficile. E poi anche se so che è una cosa un po' stupida mi sentivo imbarazzato a insegnare alla mia ragazza a fare i pompini senza averne mai fatto nemmeno uno.

Sono convinto comunque che se la gente si facesse fare più pompini e iniziasse anche a fare più pompini tutti sarebbero molto più rilassati, persino Bush, e le cose andrebbero meglio. Certo so che non è per niente facile per come vanno le cose al giorno d'oggi, una donna che iniziasse a fare pompini a destra e a manca verrebbe subito etichettata come troia di ultima categoria e un uomo ancora peggio verrebbe senz'altro definito un frocio invertito dimmerda, perché è un mondo difficile. Anche uno che parla di pompini penso che non è mica visto di buon occhio, non è un bel modo di presentarsi alla società, chi vuole fare strada nella società non si mette certo a parlare di fare o ricevere pompini. Persino Berlusconi non l'avrebbe eletto nessuno se alle prime riunioni di Forza Italia si metteva a parlare di pompini.

Io a Berlusconi non glielo farei mai un pompino perché non mi piace fisicamente, è troppo vecchio, e anche Bush. Ho notato che Bush in certe foto somiglia un po' a Edward Norton in certe scene di Fight Club, ciò è inquietante dato che in Fight Club Edward Norton interpreta un matto schizofrenico. Ecco, a Edward Norton per esempio glielo farei un pompino, però non me lo farei fare, per farmi fare un pompino preferisco sempre una donna a parte poche eccezioni.
Poi basta che altro posso dire, gliel'ho detto alla mia ragazza se c'ha pensato di andare da Bush a proporsi per fargli un pompino di quelli pesi e lei ha detto che proverebbe anche ma che ormai secondo lei è inutile perché il problema non sono più i pompini, ai pompini bisognava pensarci prima adesso sono cazzi nostri.

Così ne ha fatto uno a me ma normale, non di quelli pesi, e mentre venivo m'è venuto in mente che forse se tutti gli abitanti della terra si offrono di fare un pompino a Bush siamo ancora in tempo, forse bastano anche solo tutti gli abitanti dell'Italia dopotutto sarebbero sessanta milioni di pompini. Vabbè forse meno togliendo i vecchi e i bambini ma comunque parecchi lo stesso. Bisognerebbe lanciare un appello dare il via a questa iniziativa per la pace solo che se lo faccio io non mi ascolta nessuno, dovrebbe dirlo qualcuno di molto peso che lo ascoltano tutti tipo che ne so, Maurizio Costanzo. Ho illustrato la mia idea all'Elena che nel frattempo s'era messa sulla poltrona e si puliva la faccia con un pezzo di carta igienica. "Beh, che te ne pare?" le ho chiesto alla fine. Lei mi ha guardato a lungo e ha fatto un sorriso tristissimo, poi ha spalancato le cosce.
"Lecca," ha detto.

[dalla newsletter di Pippol]

martedì 20 maggio 2003

I ponti saltano alla spalle di chi poco a poco sprofonda senza accorgersene nelle spire di quella malattia priva di sintomi visibili.
Il desiderio di rientrare si ottunde
La Russia diveta una droga onnipervasiva
Ci si avvia beati alla perdizione: con struggente mollezza si penetra in una steppa invertebrata, simile ad una placenta terrosa con in se' qualcosa di voracemente materno
Ho voglia o di trombare o di tornare in Russia

[da Sonechka]

lunedì 19 maggio 2003

Sabato in autostrada
Proviamo il Viacard.
Dove infilo la tessera?
C'è scritto lì!! Chi guida, tu o io?
E ora che si fa?
Si aspetta che si alzi la barra, presumo, come da 30 anni che guidi

Intanto la voce stentorea automatica ci indica ogni passaggio, biglietto, tessera, attendere prego. Lui si volta e mi spiega: C'è l'audio. E' per i non vedenti
Io mi rendo vedova.

by Sable

domenica 18 maggio 2003

Così tante cose da fare e sempre così poco tempo. Zippatemi le giornate.
posted by Vanessa


venerdì 16 maggio 2003


Nutrihe meglio i vostri figlioli
Co' ì filetto omogeneizzaho di rana battuha nterra SiFossiFoco. Aiutaheli a cresce sani, forti, ntelligenti e sempatici. Solo rane battuhe nterra a mano una per una home natura homanda! Direttamente da ì fosso a ì seggiolone!

[da SiFossiFoco]



I PUFFI, UN KOLCHOZ COMUNISTA?

IL PIU' GRANDE PROGETTO MEDIATICO PER CONVERTIRE AI PRINCIPI DEL MARXISMO-LENINISMO LE GIOVANI GENERAZIONI OCCODENTALI.



giovedì 15 maggio 2003



Le case parigine sono mediamente più piccole di quelle romane, lo sfruttamento dello spazio è più razionale e in linea generale si assiste a una sistemazione più fitta degli arredi. È molto frequente che a Parigi vengano abbandonati in strada dei mobili, per il fatto che ne è stato comprato un altro e quello vecchio non entra più dentro casa. Chi vuole se lo prende, quello vecchio.

Normalmente in Francia quello che in Italia chiamiamo il bagno è distribuito in due locali: da una parte la salle de bain dove è sistemato il lavandino e una vasca o una doccia, a seconda, e dall'altra le toilettes, il cessetto (volg. les chiottes). Non è detto che i due locali debbano trovarsi, nella casa, in posizione contigua. Lo sviluppo di questa bipartizione dell'umido ha posto, col tempo, gli architetti francesi di fronte a un dilemma: dove mettere il bidè? La soluzione, drastica: in Francia il bidè non esiste; è ripulso in un limbo fra i due locali.

La censura del bidè, che la Francia ha bandito coerentemente ad altri paesi, come Inghilterra e Stati Uniti, mette in difficoltà chi è abituato a servirsene, a chiusura della sua cacata. Per le ragazze, che oltretutto fanno dell'accessorio un utilizzo più complesso, è consigliabile stanziare un capiente bicchiere che consenta, con qualche acrobazia sul water, di effettuare una sorta di abluzione palliativa. Il consumo di carta igienica è, per uomini e donne, molto maggiore e se restate qui per qualche mese vi sorprenderete di quanto in fretta la carta finisca e si debba ricomprarla al supermarket. Infatti, se non volete farvi una doccia ogni volta che siete stati in bagno (e la doccia si trova oltretutto in un altro vano della casa), dovrete usare la carta e, all'occorrenza, inumidirla sotto il rubinetto dell'acqua corrente per facilitare la populizia.

Può succedere, ed è ancor più tragico, che il localetto del cesso non sia dotato nemmeno di un piccolo lavandino. Questo accadeva per esempio in un ufficio dove io ho lavorato per qualche mese, ai primi tempi qui in Francia (molti uffici, va detto, non hanno il bidè neanche in Italia, come a dire "fatela a casa"). Siccome a me piace cacare con tranquillità in ufficio, dopo che ho sbrigato le prime urgenze lavorative del giorno, l'assenza di lavandinetto nel cesso ufficiale mi costringeva a: a. pulirmi sommariamente con la carta; b. azionare lo sciacquone; c. bagnare altra carta sotto il getto dello sciacquone; d. ripulirmi con la carta bagnata; e. completare la pulizia e l'asciugamento con altra carta non umida; f. riscaricare.

Ho sentito dire che il bidè è in Francia proibito o scoraggiato da alcune norme urbanistiche, per questioni di igiene o sicurezza. In linea generale i non italiani hanno un rapporto meno nevrotico di noi con l'igiene personale o della casa. La nevrosi degli italiani intorno a questi argomenti deriva, come si sa, da un bombardamento mediatico iniziato nel dopoguerra il quale sfruttava un tratto sociologico derivante dall'impatto profondo e diretto della Seconda guerra mondiale sul nostro paese, che generò nelle masse un forte orrore della sporcizia e una considerazione della pulizia come indice generale di benessere. È per questa ragione che in Italia esistono prodotti specifici per pulire assolutamente ogni cosa, dalla piastra del forno alle serrature, dalla pietra ollare al cromo ipostatico.

Ciò detto, si avverte in Francia la mancanza di un bidè nelle case e negli alberghi.


tratto da Francesco Zardo - Paris



mercoledì 14 maggio 2003

14 Maggio 2003

Per ritrovarsi nell'infinito
bisogna distinguere e congiungere.

I Ching

[da Buba]

lunedì 12 maggio 2003

Per essere uno spirito libero occorre una disciplina ferrea.

[letta una volta da Biccio]

domenica 11 maggio 2003

Scrive astridula:
se hai i sandali ai piedi e devi passare in un posto fangoso che cosa fai? a) ti sporchi sandali e piedi b) ti togli i sandali e così sporchi solo i piedi
io ho scelto la seconda! =P e pastrugnare coi piedi nel fango mi è pure piaciuto!

[da il gatto Gatto]

giovedì 8 maggio 2003

[parole trovate in un commento a un pezzo di Mike sul Pallone d'Achille]
sono...
lo stupore che si fa silenzio
al cospetto di parole divine
dedicate all'universo intero
soffiate nel vento
lasciate cadere in acqua
che rapida scorre
verso il Grande Oceano
della fuga nel suo PerSempre...
Sono l'Agnus Dei di kV626
che racconta al dio sconosciuto
il dolore del genere umano
che ha sofferto in prima persona.
Sono...
la DonnaPerAmico
che lascia un sussurro di grazie
un delicatissimo
ciao
allo sconosciuto musicatore
di un'armonia di parole
a chiunque dedicate
che importa a chi.
Le raccoglierà il vento
per condurle nel cuore
straziato di chi
in questo momento
soffre la propria
inutile tragedia d'una vita inutile...
grazie...

bea

lunedì 5 maggio 2003

sabato 3 maggio 2003

[volantino ricevuto alla May Day Parade, Milano]

Clienti Vodafone Omnitel,
Cittadini, Lavoratori!


I lavoratori di Vodafone Omnitel stanno lottando per avere condizioni di lavoro dignitose: orari certi, una flessibilità non sfrenata, precarietà ridotta al minimo.
Il servizio che noi offriamo, rispondendo alle domande dei clienti e tentando di risolvere i loro problemi, non può essere un servizio di qualità se la nostra vita viene stravolta, giorno per giorno, da orari sempre diversi, se la metà dei nostri colleghi lavora tre mesi come interinale e poi viene lasciata a casa, se ci sentiamo trattati come "limoni" e non come persone.


Per questo il 9 maggio SCIOPERIAMO.


Per questo, vi chiediamo di essere al nostro fianco, contribuendo così a migliorare il servizio che vi offriamo, con un semplice gesto di solidarietà nei nostri confronti:

Il giorno 9 maggio
chiamate alle 10 e alle 17
i nostri numeri gratuiti 190 e 42323.


Non vi costa nulla, ma in questo modo intaseremo le linee e faremo capire all'Azienda Vodafone Omnitel che non solo i suoi lavoratori, ma anche i cittadini ci sostengono nella nostra battaglia per un lavoro e un servizio migliori.

Comitato lavoratori VodafoneOmnitel in lotta

venerdì 2 maggio 2003

Ricordarsi di vivere è molto più che semplicemente vivere.

(Maria Chiara Pievatolo su Friedrich Nietzsche)