Oceans Thirteen - Brad Pitt e George Clooney si riducono a rapinare la ricevitoria snai di un paesino sul lago di Como, scappano ma vengono fermati dal primo posto di blocco (non sapevano che c'erano le targhe alterne).
Copirait: x§ personalitaconfusa
giovedì 27 gennaio 2005
martedì 25 gennaio 2005
Shhh!
Il rumore di fondo dell'universo è assordante.
Shhh!
Se urliamo tutti assieme, nessuno può ascoltare.
Shhh!
Per favore, la tua favola prova a sussurrarla a occhi chiusi.
Ecco, così.
Mentre segui la mia linea di basso.
vomitato da ethico
Il rumore di fondo dell'universo è assordante.
Shhh!
Se urliamo tutti assieme, nessuno può ascoltare.
Shhh!
Per favore, la tua favola prova a sussurrarla a occhi chiusi.
Ecco, così.
Mentre segui la mia linea di basso.
vomitato da ethico
sabato 22 gennaio 2005
Quando andavo alle elementari, in una scuola cattolica, le suore ci facevano adottare quelli che loro chiamavano "bambini pagani". Con cinque dollari l'anno, io acquisivo il diritto di considerare "mio" un bambinetto del Terzo Mondo. Il bambino sarebbe stato battezzato con un nome da me prescelto (salvando quella piccola birba di un selvaggio dall'eterna desolazione del limbo). Quei cinque dollari, ci spiegavano, avrebbero percorso una lunga strada e sarebbero serviti a sfamare il piccolo innocente e a crescerlo come un gagliardo e sincero cattolico.Una volta, Suor Patricia Marie ci mostrò i certificati di battesimo, a riprova del fatto che i nostri bambini pagani erano stati mondati del Peccato Originale, ma uno di questi bambini rimase senza padrone. Io, allora, alzai la mano e lo rivendicai.
Ero convinto che quanti più pagani uno avesse sotto la propria ala protettrice, tanto maggiori sarebbero state le sue probabilità di sfuggire al fuoco terno della fornace di Satana.
Mchael Moore - Giù le mani!.
mondadori 2004
Ero convinto che quanti più pagani uno avesse sotto la propria ala protettrice, tanto maggiori sarebbero state le sue probabilità di sfuggire al fuoco terno della fornace di Satana.
Mchael Moore - Giù le mani!.
mondadori 2004
martedì 18 gennaio 2005
ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI?
Era meglio morire da "Piccoli", falciato dai colpi del mitra che ha spazzato il banco dei pesci, sparpagliando ghiaccio in schegge sul pavimento di marmo lucido, sfondando l'acquario delle aragoste, colpito dal proiettile che ha mandato in mille pezzi il grande specchio della sala, facendo crollare in frantumi i cento volti e gli sguardi stupiti e atterriti degli astanti, sorpresi dalla morte con la forchetta in mano, la bocca aperta e il petto d'anatra così meravigliosamente rosato. Era meglio avere la testa spaccata come i frutti sui vassoi d'argento, fare la fine del cameriere che si accascia di sghembo, con una palla nel centro del petto, coricandosi sul tavolo, aggrappandosi alla tovaglia, tra gli urli delle signore imbrattate, nel frastuono della morte automatica, sparpagliata a pioggia sui cristalli, gli abiti scuri impeccabili, i vini pregiati, le parole sussurrate dagli amanti clandestini nel tavolo in penombra.
E invece no, mi sono salvato da "Piccoli" quella volta. Ma era meglio lasciare le penne in quella carneficina, nella poltiglia di ortaggi ben cotti, sangue e paura. Molto meglio che affondare lentamente in queste acque gelate e sporche, con le luci che sfuggono via sopra la testa e il fiato che manca e l'incombente istinto di respirare la prima boccata di mare del porto. Trascinato giù da questi piedi di cemento.
Spedito da gio.x (Blogrodeo, 23 Aprile 2004)
Era meglio morire da "Piccoli", falciato dai colpi del mitra che ha spazzato il banco dei pesci, sparpagliando ghiaccio in schegge sul pavimento di marmo lucido, sfondando l'acquario delle aragoste, colpito dal proiettile che ha mandato in mille pezzi il grande specchio della sala, facendo crollare in frantumi i cento volti e gli sguardi stupiti e atterriti degli astanti, sorpresi dalla morte con la forchetta in mano, la bocca aperta e il petto d'anatra così meravigliosamente rosato. Era meglio avere la testa spaccata come i frutti sui vassoi d'argento, fare la fine del cameriere che si accascia di sghembo, con una palla nel centro del petto, coricandosi sul tavolo, aggrappandosi alla tovaglia, tra gli urli delle signore imbrattate, nel frastuono della morte automatica, sparpagliata a pioggia sui cristalli, gli abiti scuri impeccabili, i vini pregiati, le parole sussurrate dagli amanti clandestini nel tavolo in penombra.
E invece no, mi sono salvato da "Piccoli" quella volta. Ma era meglio lasciare le penne in quella carneficina, nella poltiglia di ortaggi ben cotti, sangue e paura. Molto meglio che affondare lentamente in queste acque gelate e sporche, con le luci che sfuggono via sopra la testa e il fiato che manca e l'incombente istinto di respirare la prima boccata di mare del porto. Trascinato giù da questi piedi di cemento.
Spedito da gio.x (Blogrodeo, 23 Aprile 2004)
giovedì 13 gennaio 2005
ti chiamano per consegnarti il nobel, l'oscar e il pallone d'oro. non rispondi, perché stai facendo l'amore. richiameranno loro.
renton (da MIND THE BLOG, vol. 2)
renton (da MIND THE BLOG, vol. 2)
mercoledì 12 gennaio 2005
Ci si può disfare dei pezzi visibili solo se si è sicuri dell'invisibile, se non si ha paura del vuoto.
Gloria
Gloria
martedì 11 gennaio 2005
domenica, gennaio 9 - 2025
Va bene: e adesso che ho ritrovato il blog, e l'ho pulito di vent'anni di incrostazioni di spam, che ci faccio?
dice leonardo
Va bene: e adesso che ho ritrovato il blog, e l'ho pulito di vent'anni di incrostazioni di spam, che ci faccio?
dice leonardo
lunedì 10 gennaio 2005
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