mercoledì 26 novembre 2008
i ricordi - certi ricordi - e alcuni inevasi bisogni di accudimento hanno la stessa sostanza delle credenze mistiche di un popolo primitivo.
pur senza mai essere verificati, se non nell'ambito di un sistema di prove che li confermeranno inequivocabilmente, si ripresentano carichi di presagi, di minacce, così da confondere l'individuo che li sperimenta e lasciargli credere che potrà morire di dolore o di paura al verificarsi della data condizione temuta e mai affrontata.
le credenze mistiche hanno qualcosa di profondamente tossico.
Flounder nei suoi commenti
pur senza mai essere verificati, se non nell'ambito di un sistema di prove che li confermeranno inequivocabilmente, si ripresentano carichi di presagi, di minacce, così da confondere l'individuo che li sperimenta e lasciargli credere che potrà morire di dolore o di paura al verificarsi della data condizione temuta e mai affrontata.
le credenze mistiche hanno qualcosa di profondamente tossico.
Flounder nei suoi commenti
lunedì 24 novembre 2008
La vita è un cammino. Il problema sono le attese fra un treno e l’altro.
Gianni Lombardi di Yogasutra
Gianni Lombardi di Yogasutra
giovedì 20 novembre 2008
Un pianeta d'azzurro scarlatto
Ha gli occhi grandi, ma davvero grandi,
larghi, e misteriosi, che mi sembra
che mi guardi anche quando non mi guarda.
E ha le orecchie strane, fatte strane,
non so se belle, a me piacciono molto,
non so se belle secondo le regole
terrestri di bellezza delle orecchie,
ma a me piacciono molto. Forse è aliena,
con gli occhi così larghi e con le orecchie
strane e con altre cose belle e strane
che qui non dico. Forse è aliena o forse
non è affatto aliena, è una normale
ragazza bella, alieno sono io
con i miei occhi e le mie orecchie che
non sanno mai se il colore che sentono
è un colore inventato o è il colore che è.
Ma in fondo tutti i colori qualcuno
deve averli inventati. Lei di certo
ha gli occhi grandi, sì, davvero grandi,
e ha le orecchie strane, fatte strane,
e forse siamo alieni tutti e due,
e magari una volta ci troviamo,
c'era una volta che ci ritroviamo
in un pianeta d'azzurro scarlatto
dove nessuno s'è mai domandato
se un colore è inventato o è il colore che è.
Carlo Molinaro
Ha gli occhi grandi, ma davvero grandi,
larghi, e misteriosi, che mi sembra
che mi guardi anche quando non mi guarda.
E ha le orecchie strane, fatte strane,
non so se belle, a me piacciono molto,
non so se belle secondo le regole
terrestri di bellezza delle orecchie,
ma a me piacciono molto. Forse è aliena,
con gli occhi così larghi e con le orecchie
strane e con altre cose belle e strane
che qui non dico. Forse è aliena o forse
non è affatto aliena, è una normale
ragazza bella, alieno sono io
con i miei occhi e le mie orecchie che
non sanno mai se il colore che sentono
è un colore inventato o è il colore che è.
Ma in fondo tutti i colori qualcuno
deve averli inventati. Lei di certo
ha gli occhi grandi, sì, davvero grandi,
e ha le orecchie strane, fatte strane,
e forse siamo alieni tutti e due,
e magari una volta ci troviamo,
c'era una volta che ci ritroviamo
in un pianeta d'azzurro scarlatto
dove nessuno s'è mai domandato
se un colore è inventato o è il colore che è.
Carlo Molinaro
mercoledì 19 novembre 2008
La mia attività onirica bulgakoviana vi è ormai nota. Ultimamente ho chiesto un po' in giro, ché fare così tanti sogni e così strani richiede un minimo di organizzazione. Per esempio, è qualcosa che mangio o che non mangio? Vitamine in difetto o in eccesso? È il latte? Ci sono tracce di LSD nel Sensodyne?
mirumir
mirumir
martedì 18 novembre 2008
Affascinante conversazione tra due ottantenni, tema: giorno della settimana in cui è preferibile morire.
Ottantenne con capelli (traduzione da dialetto milanese a italiano): "io no di mercoledì altrimenti la Luigia mi ammazza, è il suo giorno libero."
Arkangel
Ottantenne con capelli (traduzione da dialetto milanese a italiano): "io no di mercoledì altrimenti la Luigia mi ammazza, è il suo giorno libero."
Arkangel
sabato 15 novembre 2008
martedì 11 novembre 2008
dalle ultime ricostruzioni storiche pare che fosse con una caramella Echt al mentolo ed eucaliptolo che Davide centrò Golia in piena fronte uccidendolo all'istante.
blogorrea
blogorrea
lunedì 10 novembre 2008
venerdì 7 novembre 2008
Era stanco morto. La commozione, forse, anche. Ma non era mai stato così: così lento, così sbattuto, così sfinito. Ed era ancora fantastico. Improvvisamente non lo trovavi fantastico perché pareva Superman, come finora, ma perché pareva tuo fratello dopo una nottata passata in ospedale insieme, o dopo una giornata a portar su e giù mobili per il trasloco.
[...] Insomma, per dire: sono curioso di vedere quali saranno i suoi primi errori, i suoi primi fallimenti. Ci saranno, per forza. Il repertorio in archivio è vasto: una gaffe sugli ebrei, una scelta economica fallimentare, una stagista, una norma liberticida, un’invasione militare improvvida?
Ma se vedi che sei stanco, fratello, riposati.
luca sofri su wittgenstein
Ma se vedi che sei stanco, fratello, riposati.
luca sofri su wittgenstein
mercoledì 5 novembre 2008
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