Se fosse un racconto, sarebbe un racconto che si svolge in dodici ore. Si intitolerebbe "Tango 77 in otto minuti" e i personaggi sarebbero fantastici: il tassista pugile che vuole fare a mazzate con tutta la Milano by night, il tassista chiattone che lo chiama mongolo e per paura delle mazzate poi rettifica: uè, voglio dire come l'abitante della Mongolia, l'appuntato meridionale che raccoglie la denuncia in inglese e non capisce e si illumina quando sente Louis Vuitton, che quello lo sa scrivere perché pure sua moglie tiene la borsetta, e il maresciallo che fa le correzioni e noi le correzioni delle correzioni, i piantoni con la barba da hipster, il chioschetto notturno degli hamburger e salamelle, il caldo che avvolge tutto e si infila a riempire e gonfiare dall'interno tutti i tempi morti. E in mezzo la storia del culatello, che va stagionato nella stalla dei maiali con vista sul Po. Se non c'è il Po non se ne fa nulla. E quella del vegano che combatte contro le tentazioni della carne femminile. Se avessi tempo io la scriverei 'sta storia. E sarebbe divertente, giuro.
Brunella
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