lunedì 27 luglio 2015

Miniguida alla ragazza friulana

1. Non darle della milanese. Sì, ok, NESSUNO sa come suoni il friulano, a parte i friulani. Mandi Mandi è stato inghiottito dalle nebbie del tempo, Pizzul non l'avete mai sgamato, Bearzot non ve lo ricordate, Zoff parla poco e non badate a me, io ormai sono perduta. Però se volete vi faccio un Souncloud di mia sorella. Quello è accento friulano.
2. Si dice Friùli, non Frìuli. Non è difficile. Ripeti con me, Friùli, Friùli, Friùli. Ok, mi arrendo. Sono quasi dodici anni che provo a insegnarlo al romano con cui divido casa e ancora si sbaglia.
3. Non fare lo spandone. "Spandone" è lo sbruffone friulano, almeno dalle mie parti. Se il cazzaro romano alla fine gode di una certa simpatia perché anima e rallegra la serata, lo spandone viene guardato con severo disprezzo dalla friulana, che nel DNA ha l'efficienza di gente che si è alzata per generazioni alle cinque di mattina per portare le vacche sul Rest e non ha tempo per le tue scemenze.
4. Sì, beviamo la grappa e no, non ci fa niente.
5. Le triestine non sono friulane, né linguisticamente né culturalmente. I triestini hanno un passato cosmopolita, un dialetto pieno di termini sloveni ed ebraici, hanno dato da bere a Joyce, Svevo e Saba, hanno il mare e trovano ogni scusa e modo per andarci. Si offendono le triestine e si offendono pure le friulane. Non fare confusione.
6. Se non reggi il frico, stai a casa.
7. Il friulano non ha la parola "felicità": puoi essere al massimo contento, ma felice no. Le friulane hanno alle spalle millenni di privazioni, fatica, invasioni, pellagra, migrazioni in altri continenti, morti nelle miniere del Belgio, bambole fatte con le pannocchie e tutta una letteratura della povertà. Il massimo dell'intellettualità espressa dal Friuli è Pasolini, ormai al 70% appropriato dai romani e per il restante 30% citato a sproposito come cantore dei poveri. Quindi le aspettative sono talmente basse che basta pochissimo per andare da zero a cento, anche solo una giornata al mare messa bene.
8. Le friulane sono strutturatissime. Studiano, lavorano, si fanno un mazzo tanto. Non vogliono i tuoi soldi, ma se ne vuoi frequentare una non ti conviene essere pigro: saresti schiacciato sotto il peso della sua quotidiana disapprovazione.
9. C'è un detto locale che più o meno recita: "L'ereditât dal Friûl, panza tetes e cûl". Mediamente mangiamo come camioniste e abbiamo avantreni e retrotreni abbinati (chi più, chi meno). Come sopra: se non reggi il frico, stai a casa.
10. Se ce ne siamo andate dal Friuli è perché cercavamo qualcosa che in Friuli non c'era: lavoro creativo, principalmente, ma anche mare, sole, o più banalmente la felicità che la nostra lingua non contempla. Una volta fuori da lì, non vogliamo più vivere come vivevamo prima. Per cui fai un po' tu. Ma non fare lo spandone.

Giulia Blasi su fb

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