però. che ne sapete voi dello zucchero a velo, delle sue traverse, dei suoi ritagli. che ne sapete voi dell'incavo dei chiodi nel mio legno tenero, del verde come lo vedo io, dei codici a barre che ho stampati a pacche sulle spalle. che ne sapete voi. e che ne so io del verso dei vostri capelli la mattina, dell'odore della vostra pelle col cotone, dei vostri denti da latte sotto i cuscini. che ne so io. che ne sappiamo noi. ma poi, ce ne frega qualcosa? a volte sì.
LaCeciarelli
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