È possibile che le storie, al di là del loro accadere, del loro esistere, vogliano anche dire qualcosa? A dispetto del mio scetticismo, era rimasta in me qualche traccia di superstizione irrazionale, ad esempio proprio quella strana convinzione che le vicende che mi capitano abbiano un senso ulteriore, significhino qualcosa; che la vita con le sue vicende racconti qualcosa di sé, ci sveli gradatamente qualche suo segreto, stia davanti a noi come un rebus il cui senso è necessario decifrare, e le vicende che viviamo siano la mitologia della nostra vita e in questa mitologia stia la chiave della verità e del mistero. Si tratta forse di un inganno? È possibile, è addirittura probabile, ma non riesco a sbarazzarmi del bisogno di decifrare continuamente la mia vita.
Milan Kundera, Lo scherzo (traduzione di Giuseppe Dierna)
1 commento:
meraviglia, da studiare per 1 anno :)
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