martedì 17 ottobre 2006

L'allontanamento della nave dalla banchina del porto è un distacco che è lacerazione, strappo. Quasi senti tirare la pelle. Quasi fa male. Quasi da massaggiarsi le braccia indolenzite. E lo squarcio sono gli occhi di quelli che partono e di chi rimane. L'acqua è come una voragine che s'allarga e che inghiotte le speranze e le delusioni, separando gli uni dagli altri, chi è di qua e chi è rimasto di là e che allunga, fino a perdersi, gli sguardi incrociati sospesi, in una tregua di battaglia fra vinti, fra quelli febbrili, accesi di ansioso ottimismo e quelli arresi, vacui di desolazione rassegnata.

postato da: e.l.e.n.a.

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