mercoledì 20 aprile 2005

Cattedrale di Tokyo, 23 febbraio 1981

È una gioia per me metter piede su questo suolo del Giappone. È davvero un’ora di grande esultanza quella che vivo giungendo in questa terra ospitale, dove madre natura ha prodotto meraviglie di incomparabile bellezza che parlano a tutto il mondo della gloria del Creatore. Soprattutto mi dà immenso piacere essere in mezzo ai Giapponesi stessi, nel loro paese che ha generato una venerabile cultura che abbraccia molti secoli.

Vengo in Giappone come pellegrino di pace, portando un messaggio di amicizia e rispetto per voi tutti. Desidero comunicare la mia stima e il mio amore per ogni uomo, donna e bambino in quest’arcipelago. Inoltre, in uno spirito di gratitudine, spero restituire la visita che migliaia di Giapponesi hanno fatto a me e ai miei predecessori a Roma, incominciando da Gregorio XIII nel 1585.

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