"Non siamo pagati per essere morali. Il nostro lavoro non è di verificare le informazioni, ma di accelerare la circolazione di quelle a noi favorevoli, per raggiungere bersagli accuratamente scelti. L'elemento essenziale è la velocità: quando compare una notizia buona per noi, dobbiamo darla in pasto all'opinione pubblica. Perché sappiamo perfettamente che la prima notizia è quella che conta. Dopo, le smentite non hanno alcuna efficacia."
James Harff, direttore dell'agenzia Rucher & Finn
(da Jacques Merlino, Les vérités yougoslaves ne sont pas toutes bonnes à dire, citato da Babsi Jones in Sappiano le mie parole di sangue, Rizzoli 2007)
Babsi, in una nota a pag 53 del suo libro, spiega: l'agenzia Rucher & Finn ha curato gli interessi dei governi croato e bosniaco, orchestrando un'intensa attività di promozione della loro immagine e di propaganda ai danni dei Serbi in Occidente. Tra i suoi clienti, registrati per legge presso il Dipartimento di Giustizia statunitense, figura dal 1992 anche la Repubblica del Kosova albanese.
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