giovedì 29 dicembre 2011

La pace nel mondo, sìsì, tutti i bambini rispondevano così. Forse ce lo ripetevano a scuola, che dovevamo volere la pace nel mondo, non so perché lo dicessimo sempre, fatto sta che era un grande classico e tutte le volte che sentivo un bambino che lo diceva (i migliori erano quelli intervistati per la strada), dentro di me pensavo: FALSO! Menti sapendo di mentire, manco sai cos'è la pace del mondo e in verità sappiamo tutti e due che tu vuoi Mazinga Z.

(questo pezzo lo dovevo lasciare ai posteri e quindi l'ho incollato qui, N.d.R)
Una storia – qualunque storia – non può che iniziare omericamente “nel mezzo del cose”, perché ogni storia ha un prima e un dopo.

Mafe De Baggis

mercoledì 21 dicembre 2011

Provava a digitare il numero nella sua memoria. No, non lo ricordava più. Lo aveva dimenticato. Non si può trattenere tutto. Siamo vasi che tracimano e perdono per strada gran parte del loro contenuto, anche ciò che vogliamo più accoratamente trattenere, lasciando una scia, simile a quella di aerei in alto nel cielo, che segui con un dito, senza riuscire a cancellarla. Se ne va così, inesorabile, la memoria di ciò che pensavamo irrinunciabile sino a quel momento e la dimenticanza si trasforma in oppio per i ricordi.

Sabina

lunedì 19 dicembre 2011

Era un posto di un’altra epoca, anche se non avrei saputo e potuto dire quale: forse, se avessi conosciuto il Neolitico, avrei avuto un metro di paragone – e solo chi conosce la Sardegna centrale, quella che i turisti sfiorano per sbaglio, quella del silenzio assoluto e delle spine del fico d’india, sa morisca, che si staccano dalla pianta colpite dal vento per ridurti a un San Sebastiano venuto dal Continente, solo chi conosce quella Sardegna sa cosa voglio dire.

Sir Squonk

venerdì 16 dicembre 2011

Nasco nel millennio scorso a Cremona. Bambino dentro, fuori quasi anziano, come passatempo scrivo banalità.
Dicono di me:
“Alla tua età ancora fai ‘ste cose?” (i colleghi).
“Chi? Mai sentito nominare.” (la moglie).
“Bravissima persona!!!” (il figlio, dietro compenso).

MaiMaturo

giovedì 15 dicembre 2011

c’è quell’andirivieni che ti fa pensare a un posto vivo (soprattutto se arrivi da Trento).

Montag a Singapore

mercoledì 14 dicembre 2011

We gossiped, because gossip helps us understand how others behave

trad: Facciamo gossip, perché il gossip ci aiuta a capire come si comportano gli altri.

(tratto da qui)

martedì 13 dicembre 2011

– Comunque tutto bene, dice che è completamente integra e che anche la bici si è rovinata pochissimo.
– Completamente integra.
– Un graffietto sulla mano.
– Ma un grosso colpo alla testa.
– Sì. Le ho detto "Biba quanto tempo che non ti vedo, pensavo che eri impegnata col babysitting".
– Il babysitting.
– E lei tutta allegra "son stata in coma"!
– E tu?
– E io: "ti vedo molto riposata".

mirumir

sabato 10 dicembre 2011

oggi il cielo è color "non te lo aspettavi, eh!"


Laura availableinblue

giovedì 8 dicembre 2011

una volta che twitter sarà obsoleto, il prossimo social network sarà che tutta questa gente verrà a citofonarci a casa? oh, io vi avverto, non apro mai chè ho sempre paura dell'ufficiale giudiziario.

pupa

martedì 6 dicembre 2011

Naruto e il jinchuuriki del 6 code si erano gia incontrati in un filler…sicuramente nell’anime “modificheranno” il loro incontro. Se i jinchuuriki hanno sfoderato le “code” significa che Tobi gli ha restituito i bijuu…cosa un po strana visto che ci voleva mezza akatsuki per sigillarli nel demone eretico (ha fatto tutto da solo?)! Certo che ora Tobi è un Pain moltiplicato per 100….la forza di un esercito

da un commento su comics blog.

domenica 4 dicembre 2011

   "Che peccato che i morti perdano l'odore," dico a Violeta. "La cosa peggiore della morte è che cancella gli odori. Ricordo Roberto. Non è successo anche a te? Non ti avviliva l'idea di non potere mai più sentire l'odore delle persone care?"
   "L'odore di Cayetana non mi ha mai abbandonato, saprei riconoscerlo tra mille per la strada: era un profumo intenso di tabacco, erba e rose."

Marcela Serrano, Antigua, vita mia (traduzione di Simona Geroldi)

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Ho cercato di riempire i polmoni del suo odore per imprimerlo nella mente,
ho inspirato il suo respiro fino all'ultimo per poterlo annusare nei giorni che verranno,
ma ora, con dolore, mi accorgo che un odore non si può ricordare, un odore lo devi prima risentire e poi lo puoi ricordare.
Odore di lettone la domenica mattina, odore di stanchezza la sera davanti alla tv, odore di montagna nelle scampagnate di famiglia, odore di onde nel mare in tempesta, odore di litigate e di perdono, odore di tenerezza, odore di ospedale.
Odore di te che non sentirò più.

wild

venerdì 2 dicembre 2011

Chiuse gli occhi. In quel momento Dio s'impiccò, e il libeccio cominciò a farne ondeggiare il corpo.

Ivano Porpora

giovedì 1 dicembre 2011

Mio nome è Marilia Bubic.
Io ha cielo in stanza.
Esso è sempre nuvolo.